La mattina del 12 Giugno si è spento Silvio Berlusconi all’età di 86 anni: il governo proclama il lutto nazionale. Mercoledì 14 giugno ci sono stati i funerali di Stato nel Duomo di Milano.
La tragica notizia
Alle 9 di mattina di lunedì 12 Giugno ci lasciava il Cavaliere, logorato dall’ultima malattia, la leucemia, contro cui stava lottando con tutte le forze. Subito avvisati i 5 figli che sono accorsi al San Raffaele di Milano, dove era ricoverato da venerdì. Dopo poco più di un’ora la notizia alla Stampa: esplodono i social con messaggi di cordoglio e di vicinanza. Condoglianze unanime da (quasi) tutta la comunità politica italiana e internazionale, compreso il Presidente della Repubblica Mattarella e Papa Francesco.
“È stato un grande leader che ha segnato la storia della nostra Repubblica”
Sergio Mattarella – Presidente della Repubblica italiana
Cavaliere non si nasce, si diventa
Silvio Berlusconi nasce il 29 settembre 1936 a Milano. Nel corso della sua vita farà vari lavori, partendo dal vendere spazzole elettriche e lucidatori Lincoln, passando per cantare sulle crociere, per poi arrivare a diventare imprenditore. Laureato in giurisprudenza con il massimo dei voti, pubblicò una tesi sul mercato pubblicitario. Successivamente imparò il mestiere di costruttore frequentando un’azienda immobiliare cliente del padre Luigi, direttore di Banca.
Berlusconi ha sempre dichiarato di aver iniziato l’attività con la sua liquidazione e con qualche prestito bancario. Chi sostiene che è stato aiutato dai soldi della mafia non ha avuto fortuna nel dimostrarlo. In poco tempo Berlusconi portò l’edilizia moderna in Italia costruendo Milano 2. Nel 1977, per coronare questa ampia e riuscita attività edilizia, a soli 41 anni Silvio Berlusconi viene nominato Cavaliere del lavoro dall’allora Presidente della Repubblica Giovanni Leone.
Alla fine degli anni settanta comprò Telemilano 58, che poi trasformò in Canale 5, successivamente acquistò Italia 1 e Rete 4 dando di fatto inizio all’impero mediatico di Fininvest (poi diventata nel 1996 “Mediaset”) portando i suoi canali sulla rete nazionale. Nel 1986 il Cav diventa proprietario del Milan: da lì a 31 anni Berlusconi vince 8 scudetti, 5 Coppe dei Campioni, 7 Supercoppe italiane e molto altro.
I primi rapporti con la Politica e l’amicizia con Craxi
Silvio Berlusconi non negò mai la sua idea politica, che riassumeva, come dichiarò pubblicamente nel 1977, nella necessità che il Partito Comunista italiano “rimanesse confinato all’opposizione dall’azione di una Democrazia Cristiana trasformata in modo da recuperare al governo il Partito Socialista italiano” alla segreteria del quale era asceso da poco meno di un anno Bettino Craxi.
L’amicizia tra quest’ultimo e Berlusconi nacque proprio in quest’anni, grazie anche all’apertura del Psi a guida Craxi verso le televisioni private. Nel 1984 Craxi fece da padrino di battesimo alla figlia del Cavaliere, Barbara. Berlusconi negli anni 80 promosse anche tramite pubblicità l’operato del Governo Craxi. Anche in occasione delle elezioni del 1992 Berlusconi e le sue reti sostennero con spot elettorali il Psi e l’amico Bettino.
La “discesa in campo”
La stagione di Mani Pulite aveva azzerato in poco tempo tutti i partiti che avevano governato dalla nascita della Repubblica. L’unico graziato fu il Pci che cambiò nome in seguito alla caduta del Muro di Berlino, in Pds. Nel 1993 il referendum di Mariotto Segni eliminò il meccanismo delle preferenze aprendo la porta ad una nuova legge elettorale maggioritaria, il “Mattarellum”. Il segretario del Pds Achille Occhetto era a un passo da Palazzo Chigi, finché un professore liberale dell’Università Bocconi di Milano, Giuliano Urbani, cercò in tutti i modi una figura da contrapporre alla “minaccia Comunista”.
Gianni Agnelli gli consigliò Silvio Berlusconi, e dopo un colloquio tra Urbani e il Cavaliere, quest’ultimo decise di scendere in campo “per salvare il paese dai comunisti” e per salvare le sue aziende, che un governo guidato dal Pds avrebbe ridimensionato. Berlusconi creò Forza Italia. Forza Italia si presentò alle elezioni del 27 Marzo 1994 in coalizione al Nord con la Lega di Umberto Bossi e al Centro-Sud con An-Msi di Gianfranco Fini. Le urne videro la vittoria con il 42,84% delle coalizioni guidate da Silvio Berlusconi, Forza Italia primo partito, e 8 punti percentuali di vantaggio sull’avversaria sinistra.
Una vita da record
Berlusconi non ha battuto solo record nel mondo dello sport e nel mondo dell’imprenditoria, ma anche in quello della politica: 3339 i giorni da Presidente del Consiglio, più di ogni altro in Italia (Andreotti si fermò a 2678), 4 governi di cui 2 in un’unica legislatura facendo di lui l’unico primo ministro, nell’era Repubblicana, insieme a De Gasperi (1948-1953) a riuscire a presiedere il governo per un’intero quinquennio. Vinse le elezioni nel 1994 nel 2001, e nel 2008 le vinse con il neo partito Pdl (poi disciolto nel 2013) che nacque dall’unione di Forza Italia e Alleanza Nazionale.
Nel 2006 ribaltando tutti i pronostici vinse al Senato e perse alla Camera per poco più di 20 000 voti. Di fatto è colui che ha creato il centro-destra in Italia e ne è stato a capo fino al 2018, anno in cui la leadership passa a Matteo Salvini dopo l’exploit alle elezioni politiche. Da non dimenticare anche le ultime elezioni del settembre 2022 che vedono il cdx vittorioso con a capo Giorgia Meloni, grazie anche alla tenuta di Forza Italia, trainata dalla figura di Berlusconi che sbarca sui nuovi social come Tik Tok.
Il partito del Cav ha vinto la sfida al centro con il Terzo Polo, ottenendo l’8%, che ha consentito alla coalizione di avere un’ampia maggioranza in entrambe le camere.
Una vita di processi
La vita giudiziaria di Silvio berlusconi è stata sicuramente lunga e complessa, caratterizzata da 40 anni di processi ed inchieste. 36 sono i processi a suo carico : 11 assoluzioni, 10 procedimenti archiviati, 8 prescritti e 2 casi di amnistia, una sola condanna per frode fiscale nel “caso Mediaset”, che gli costarono la decadenza della carica da Senatore per 6 anni e 4 anni di carcere ridotti per indulto ad un anno di servizi sociali.
Berlusconi ha sempre dichiarato che questa condanna era una “condanna politica”. Inoltre Berlusconi, e con lui quasi tutti i suoi sostenitori, era convinto che molti dei processi nei suoi confronti fossero processi mirati a “ferire” la sua immagine da leader politico.
Ultima Modifica: 16 Giugno 2023