“Il Parlamento europeo e la democrazia dell’Unione europea sotto attacco” così la presidente Metsola definisce gli avvenimenti e le rivelazioni che si stanno definendo in questi momenti a Bruxelles riguardo le presunte tangenti provenienti dal Qatar ed incassate dalla vice presidente del parlamento. Oggi con un voto plebiscitario, 625 favorevoli su 628, Eva Kaili viene rimossa dalla sua carica. Il suo avvocato ha dichiarato che lei è estranea ai fatti, ma sui 750.000 euro trovati nella sua abitazione ha glissato.
Scattano gli arresti
L’ex vice presidente è stata arrestata venerdì insieme al suo compagno Francesco Giorgi. Nell’ufficio a Strasburgo di quest’ultimo sono stati posti i sigilli, come in quello dell’assistente dell’ex deputato del gruppo socialista Pietro Bartolo. Insieme a loro, altri 8 assistenti parlamentari si sono visti congelare le informazioni sui computer da prima degli arresti di venerdì che ammontano a sei. In manette anche il lobbista Niccolò La Manca e l’ex europarlamentare della sinistra Antonio Panzeri con moglie e figlia. Per tutti domani ci sarà la prima udienza. Panzeri, secondo i magistrati di Bruxelles sarebbe l’uomo chiave per l’arrivo delle tangenti dei qatarioti in Europa. Soldi utilizzati per ripulire la loro immagine sulle accuse di violazione dei diritti umani e le morti dei lavoratori per la realizzazione del mondiale. L’ombra di questa vicenda arriva anche alla commissione con il vice presidente Skinas ed i suoi sospetti viaggi in Qatar a novembre, dopo i quali ha elogiato i progressi di Doha.
Cosa succede nelle stanze di Bruxelles
‘Non ci sarà impunità, nessuno nasconderà la polvere sotto il tappeto’ ha aggiunto la Metsola annunciando un’inchiesta interna. Nell’occhio del ciclone è finita soprattutto la compagine del partito socialista, per prima quella italiana. Ed adesso trema l’asse con i popolari alla base della maggioranza Von Der Leyen. Il Qatar, che si definisce estraneo alla vicenda, non viene accusato nel discorso della Metsola. Ma menzionato insieme al Kuwait quando la presidente annuncia lo stop momentaneo al dialogo sulla facilitazione dei visti. Si autosospendono anche alcuni eurodeputati. Nelle stanze di Bruxelles si parla di Italian Job vista la quantità di esponenti coinvolti dal nostro paese
Ultima Modifica: 25 Gennaio 2023