E’ con questa triste notizia che si chiude una pagina di storia che ci ha accompagnato dal 1956 fino ad oggi. E’ appena stato reso noto dal Campidoglio – dove da domani e fino alle 18 di domenica sarà allestita la sua camera ardente – che i funerali di Maurizio Costanzo si svolgeranno lunedì 27 febbraio, alle 15, presso la Chiesa degli Artisti in Piazza del Popolo a Roma.
Ci lascia un grande giornalista
Conduttore televisivo nonché conduttore radiofonico e sceneggiatore, autore di alcune delle canzoni più belle del repertorio musicale italiano del calibro di “Se telefonando” di Mina. Maurizio Costanzo ha passato la sua vita impegnato tra il giornalismo e la lotta alla mafia. Oggi ci lascia all’età di 84 anni, uno dei protagonisti dello scenario italiano degli ultimi sessant’anni. Le cause sono ancora da accertare ma di sicuro c’è il fatto che questa notizia è stata appresa con sconforto anche dalle cariche più elevate dello Stato.
Così scrive la Premier Meloni in un comunicato pubblicato sul suo profilo Facebook:
“Ci lascia Maurizio Costanzo: un’icona del giornalismo e della televisione italiana. Ha saputo raccontare anni difficili della nostra Nazione con coraggio e professionalità”.
Per poi proseguire il discorso ringraziandolo di “aver portato nelle case degli italiani cultura, simpatia e gentilezza. Un pensiero sentito a sua moglie Maria e a tutti i suoi cari. Buon viaggio Maurizio”.
Fu proprio Maurizio Costanzo, infatti, uno dei primissimi giornalisti e conduttori televisivi a concederle uno spazio nel suo famosissimo talk show “Maurizio Costanzo show”.
Non ha mancato di far sentire la propria vicinanza e il proprio cordoglio anche il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano che su Twitter ha scritto:
“Con Maurizio Costanzo scompare un grande giornalista italiano che con acume, garbo e professionalità ha attraversato da protagonista quasi settant’anni di radio, televisione e carta stampata. Mancherà a tutti noi”.
Il mondo della politica si stringe al dolore della famiglia
Non solo il mondo dello spettacolo ma anche quello della politica ricordano Maurizio Costanzo, colui che ha sempre saputo dare voce alla diversità ideologica, indipendentemente dal colore partitico.
Dalla su menzionata Giorgia Meloni, passando per il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, a quello della Regione Lombardia Attilio Fontana, arrivando poi al Presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte e al Cavaliere Silvio Berlusconi, migliaia sono le bellissime parole spese per il re del talk show.
La sua guerra contro Cosa Nostra
Da sempre in prima linea nella lotta contro la mafia, Maurizio Costanzo ha rischiato la sua vita pur di difendere i suoi valori. Correva infatti il 14 maggio del 1993 quando ci fu l’attentato di Via Fauro a Roma, dove – poco distante dal Teatro Parioli – una Fiat Uno imbottita di tritolo fu fatta esplodere con il chiaro intento di uccidere Costanzo e l’allora consorte Maria de Filippi.
Indimenticabile rimane tutt’oggi la scena in cui lo stesso giornalista diede fuoco in diretta ad una maglia con su scritto “Mafia made in Italy“. Episodio che sicuramente non fu visto di buon occhio dagli esponenti di Cosa Nostra.
Il ricordo di Maria Falcone: “Con lui, straordinarie battaglie antimafia”
Fedelissimo amico di Giovanni Falcone, Maurizio Costanzo non mancò mai di far sentire il suo appoggio e il suo sostegno nei confronti della guerra contro la mafia, soprattutto per via mediatica. Fu proprio lo stesso Costanzo uno dei primi ad essere avvisato dell’omicidio di Falcone nella cosiddetta “Strage di Capaci” del 1992 quando, la macchina su cui stavano viaggiando il magistrato e la sua consorte, fu fatta esplodere in autostrada.
“Con Maurizio Costanzo l’Italia perde un grande giornalista. Ricordo con gratitudine quando fu concretamente vicino a mio fratello dandogli voce e spezzando così l’isolamento che soffriva in quella fase della sua vita”. Lo ha ricordato così Maria Falcone, sorella di Giovanni.
Il giornalista della Mediaset è stato uno dei pochi ad aver avuto il coraggio di invitare nelle sue trasmissioni un personaggio tanto scomodo per Cosa Nostra. Risale infatti agli ultimi anni una dichiarazione che lo stesso Costanzo rilasciò per descrivere la stima che provava nei confronti del magistrato siciliano:
“Falcone era una persona stupenda, specchiata. Aveva una grandissima forza d’animo…era un vero magistrato antimafia”.
Un uomo, un giornalista, un guerriero d’altri tempi.
Buon Viaggio Maurizio!
Ultima Modifica: 24 Febbraio 2023