E’ giunto a conclusione, durante la serata del 21 marzo 2023, l’iter che ha portato all’approvazione del disegno di legge in merito alle politiche in favore degli anziani. 150 voti favorevoli, 72 gli astenuti e nessuno contrario; obiettivo raggiunto con una tempistica che rientra all’interno dei requisiti del PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Primato confermato
l’Italia condivide un primato assieme al Giappone: quello di essere il paese più anziano del mondo – con un’età media di 48 anni – , e con il numero maggiore di anziani.
L’ esecutivo guidato da Giorgia Meloni ha deciso di attuare una legge delega al fine di promuovere le “condizioni di vita, di cura e di assistenza delle persone anziane, mediante interventi idonei a soddisfare i loro bisogni sociali, sanitari e sociosanitari” .
Parola d’ordine: semplicità
Un diritto, su tutti, spicca all’interno del DDL approvato: il diritto delle persone anziane “alla continuità di vita e di cure nella propria abitazione”. L’obiettivo del governo è volto alla semplificazione della burocrazia che caratterizza le procedure necessarie per comprendere se una persona sia autosufficiente o meno. Il mezzo sarà rappresentato dai Punti Unici di Accesso (PUA), luoghi ubicati in sedi di Distretti Sanitari o Sociali o in altre strutture territoriali: all’interno di essi le persone verranno prese in carico, al fine di redigere l’integrazione sociosanitaria o Progetto Assistenziale Individuato (PAI), con l’ausilio di figure professionali come medici distrettuali, infermieri, assistenti sociali e personale amministrativo.
Altri due punti cardine sono rappresentati dall’invecchiamento attivo e l’inclusione sociale. L’esecutivo vorrebbe incentivare attivamente l’attività fisica e in generale l’attività all’aria aperta, oltre a contatto con altre generazioni tramite la “solidarietà generazionale” e il contatto con animali domestici. Il tutto sarà integrato alle facilitazioni per quanto concerne l’accesso ai mezzi pubblici e l’incremento di luoghi d’aggregazione sociale.
Anziani sempre più digitali
Verrà introdotta, inoltre, una “prestazione universale per la non autosufficienza” . Il grado dell’assistenza verrà deciso in base alla necessità del sostegno, e a seguito della richiesta del destinatario sarà erogabile in via monetaria o per mezzo di servizi alla persona. Questa nuova norma integrerà l’indennità di accompagnamento, oltre ad altri sussidi, e sarà concessa presso il Ministero del Lavoro nelle soglie imposte dal “Fondo per la prestazione universale per gli anziani non autosufficienti“.
Le novità introdotte dal DDL anziani indicano anche maggiore attenzione ai soggetti familiari che si prendono cura, in maniera informale, tramite supporto e vicinanza, delle persone non totalmente autosufficienti, i cosiddetti “caregiver familiari”. Con il DDL, difatti, sarà più semplice, per il curante, il rientro sul mercato del lavoro per via di specifiche tutele, qualora ce ne fosse bisogno. Inoltre, potranno essere certificate le competenze acquisite durante l’esperienza di sostegno.
Un ulteriore punto fondamentale si può trovare nella creazione del Sistema Nazionale per la Popolazione Anziana non Autosufficiente (SNAA). SNAA ricoprirà un ruolo fondamentale, poiché avrà il compito di valutare, monitorare e controllare la situazione dei servizi statali e degli interventi rivolti alle persone anziane non autosufficienti. SNAA sarà integrato dalla partecipazione attiva di soggetti come: l’ATS (Ambito Territoriale Sociale) a livello locale e il CIPA (Comitato interministeriale per le politiche per la popolazione anziana) a livello nazionale.
Oltre allo SNAA nasce un nuovo servizio al fine di migliorare l’assistenza agli anziani: l’Assistenza Domiciliare Integrata Sociosanitaria e Sociale (ADISS).
Le parole del ministro del lavoro
Marina Calderoni, si è espressa così in merito all’approvazione del DDL e alle tempistiche richieste dal PNRR: “ci investe ora la responsabilità di disegnare nel dettaglio una riforma delle politiche per gli anziani che, nei fatti, inciderà su come la nostra società, in costante invecchiamento, guarda a quella fase della vita e ne gestisce le esigenze, così da raggiungere l’integrazione effettiva degli aspetti sociali, sanitari e assistenziali per oltre 14 milioni di over65 in Italia“.
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Ultima Modifica: 28 Marzo 2023