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Il Partito Democratico cambia pelle, Schlein batte Bonaccini con il 53,8%

Con la vittoria alle primarie Elly Schlein è la prima donna a guidare il Partito Democratico. Alle 15 ci sarà il passaggio delle consegne al Nazareno.

“Se lo facciamo insieme io ci sono, non mi tiro indietro, costruiamo insieme questa candidatura per dimostrare che io posso diventare la segretaria del nuovo Pd.”

Partiva così, la sfida di Elly, alla conquista del Nazareno.

Chi è Elly Schlein

Elly Schlein, all’anagrafe Elena Ethel Schlein, nasce in Svizzera il 4 maggio del 1985, da madre italiana e padre americano. Vive a Bologna e si laurea in giurisprudenza. Sua sorella, è la diplomatica Susanna Schlein, che lo scorso anno fu vittima di un attentato ad Atene.

Il nonno materno, noto avvocato senese, era un antifascista. Il nonno paterno emigrato negli Usa, era proveniente da famiglia ebraica di Leopoli. Suo padre è Melvin Schlein, un politologo e accademico statunitense. La storia familiare di Elly è ricca di “diversità”, ed è proprio l’argomento portante delle sue battaglie politiche.

Elly Schlein
Elly Schlein

La militanza politica

Ex parlamentare europea (S&D) dal 2014 al 2019, ex vicepresidente della regione Emilia Romagna (con Bonaccini presidente, suo “avversario” alle primarie), oggi è deputata, eletta alle scorse politiche.

Elly si è formata nelle file del volontariato per la campagna elettorale di Barack Obama negli Stati Uniti, prima nel 2008 e poi nel 2012 per la sua rielezione. In Europa si è occupata maggiormente di immigrazione.

Elly Schlein in Europa
Elly Schlein in Europa

Quella battaglia portò ad un primo risultato quando trovò un compromesso per modificare il regolamento di Dublino, rendendo automatico il ricollocamento dei migranti negli altri paese europei. Proposta bloccata dal Consiglio e che non fu mai approvata.

Con l’avvento di Matteo Renzi alla guida del Pd, Elly decide di uscirne e fondare un movimento chiamato “Possibile” insieme all’amico fuoriuscito anch’egli, Civati. Si allontana anche dal movimento da lei fondato e non si ricandida alle europee.

Arrivano le regionali in Emilia Romagna, dove in appoggio a Bonaccini candidato Presidente delle regione, Schlein crea una lista che apporterà alla vittoria di Bonaccini un +3,8%, eletta con 22 mila preferenze personali. Entra in Consiglio Regionale e ottiene la Vicepresidenza della Regione Emilia Romagna.

Viene poi eletta alle politiche del 2022 ed entra in Parlamento da deputata.

Il biglietto da visita di Elly: le battaglie sulle diseguaglianze

Elly Schlein con Alessandro Zan
Elly Schlein con Alessandro Zan

Si è sempre contraddistinta per le battaglie intraprese a supporto di tutte le minoranze. Dai migranti, passando per la disoccupazione giovanile, finendo con un supporto alla comunità LGBTQIA+.

Intrisa di un convinto europeismo, sostiene che le istituzioni europee debbano esse sempre più centrali anche rispetto agli Stati Nazionali.

“Tornare a essere un partito di sinistra che rappresenta chi non ce la fa, allontanarsi dalle pulsioni della classe dirigente che negli ultimi anni lo hanno spinto verso il centro.” E’ questa la visione del nuovo Partito Democratico guidato da Elly Schlein,che sposta il suo baricentro verso sinistra, lasciandosi alle spalle quello del centro.

Le proiezioni dei sondaggi

Nessuno ci avrebbe mai scommesso, o almeno, pochi lo avrebbero fatto. Sembra che la voglia di radicale cambiamento abbia preso il sopravvento.

Secondo le rilevazioni fatte da Emg e non solo, tra il 3 ed il 13 gennaio, Bonaccini si trovava oltre il 60% rispetto alla Schlein che muoveva i suoi passi tra il 35 ed il 39%.

In controtendenza solo Winpoll aveva anticipato un testa a testa tra Bonaccini e Schlein.

Analisi di WinPoll
WinPoll

Oggi però al di là di ogni disquisizione sul come e quando:

Alea iacta est

Elly Schlein ha vinto con il 53,8%. Fonti del PD parlano di circa 1,3 milioni di voti: un dato non troppo distante da quello del 2019 (1,569 milioni di voti), quando le primarie incoronarono Nicola Zingaretti

Arrivano puntuali i complimenti di Giorgia Meloni :< Spero che la sua vittoria aiuti la sinistra a guardare avanti e non indietro>.

Non ci resta che augurarle un “In Bocca al Lupo”, e un buon lavoro!

Elly Schlein e Stefano Bonaccini
Elly Schlein e Stefano Bonaccini


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Last modified: 27 Febbraio 2023

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