Arriva la sentenza del Ruby Ter. Nella giornata del 15 Febbraio, dopo due ore di camera di consiglio, arriva l’assoluzione per Silvio Berlusconi e altri 28 imputati. Il fatto non sussiste.
Terza assoluzione
Si conclude con l’assoluzione l’ennesima vicenda processuale dell’ex presidente del consiglio, Silvio Berlusconi. Dopo sei anni di processo, in sole due ore di camera di consiglio si chiude il primo grado del processo Ruby Ter, il terzo filone d’inchiesta partito, nell’ormai lontano, 2011 e che vedeva coinvolto il Cav. Tre diverse inchieste che indagavano sulle “serate eleganti” dell’allora premier, che vedevano ragazze e invitati spesso coinvolti in serate dai risvolti osé.
Il Ruby Ter, nello specifico, mirava ad accertare il tentativo di Silvio Berlusconi di corrompere gli ospiti coinvolti nei precedenti procedimenti per ottenere, quelle che, secondo l’accusa, erano false testimonianze. Un processo però che già alla vigilia della sentenza sembrava indirizzato all’assoluzione a causa dei precedenti e gravi errori commessi dai pubblici ministeri nella composizione del quadro accusatorio.
Un risultato pronosticato
Si, perché Berlusconi già era stato ritenuto innocente dall’accusa di corruzione per i soldi versati ai musicisti Danilo Mariani e Mariano Apicella, con i verdetti che chiarirono che i due presero del denaro dal cavaliere, ma a titolo di compenso per le loro prestazioni e nulla permetteva di affermare che i soldi ricevuti fossero rappresentativi di un tentativo di corruzione. A questo va poi aggiunto che la prova principale dell’accusa era costituita dalle dichiarazioni di diciotto ragazze, raccolte però in assenza degli assistiti e legali delle ragazze.
Dal 2011 Ruby al centro della scena
Cade quindi l’accusa di aver pagato circa dieci milioni per comprare le testimonianze delle ragazze coinvolte, un assoluzione che arriva dopo sei anni e che rappresenta la 134esima vittoria giudiziaria su 135 provvedimenti a carico dell’ex Presidente del Consiglio (con la sola condanna nel processo sui fondi neri di Mediaset). L’assoluzione arriva anche per la stessa Karima el Mahroug (Ruby) accusata anche lei di aver mentito sulle serate ad Arcore, e che si vede al centro della discussione politica in Italia, ormai dal 2011.
Tutta la vicenda inizia quando la ragazza marocchina, viene arrestata per furto (quando ancora minorenne). Berlusconi, al momento dell’arresto a Parigi, proverà a spiegare al suo capo gabinetto (Pietro Ostuni) che la ragazza gli era stata indicata come nipote del presidente egiziano Mubarak e che sarebbe arrivata Nicole Minetti, all’epoca consigliere regionale, per prenderla in affido; in contrasto con la richiesta del pm dei minori che ne aveva chiesto l’affidamento a una comunità (cosa che successivamente avverrà). Da qui nacque la maxi inchiesta della procura di Milano che proverà a ricostruire cosa accadeva in quelle cene e chiedendo per Berlusconi, e altri personaggi noti, la condanna per induzione alla prostituzione minorile e successivamente per corruzione.
FI chiede la commissione d’inchiesta
Tre processi che lo vedranno assolto, e che oggi mettono fine a una delle saghe più lunghe della storia politica italiana. Una vicenda che a Berlusconi costerà caro, con un immagine politica fortemente compromessa e una quantità di tempo e denaro che complicheranno non poco le successive campagne elettorali. La soddisfazione dei forzisti e del loro leader, quindi non si fa attendere e con parole trionfanti Berlusconi commenta l’assoluzione:< Sono stato finalmente assolto dopo più di undici anni di sofferenze, di fango e di danni politici incalcolabili>. A tali dichiarazioni faranno seguito quelle di Alessandro Cattaneo, che chiede una commissione d’inchiesta per fare luce sulla presunta condotta scorretta della magistratura, nei confronti del leader di Forza Italia.
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Last modified: 20 Febbraio 2023