Scritto da 9:03 Politica Interna

Sigarette, scattano gli aumenti: un pacchetto costerà €0.10/€0.20 in più

Prezzi aumentati per tutti i prodotti legati al tabacco.

Sigarette

Scattano gli aumenti

Dal 15 Febbraio è aumentato il prezzo riferito a tutti i prodotti legati al tabacco: sigarette, sigari, tabacco da fiuto, trinciati per pipa e sigarette, prodotti da inalazione senza combustione. L’aumento era parte della manovra di bilancio, che punta a rimpolpare le casse dell’erario con un aumento di 10-20 centesimi. Sono previsti due ulteriori (e graduali) aumenti a partire dal 2024 e del 2025.

Quanto incasserà lo Stato?

Gli introiti da accise su sigarette e trinciato, nel solo 2021, ammontavano a oltre 14 miliardi rappresentando una vera e propria ancora di salvezza per i conti pubblici. Il governo si aspetta di incassare oltre 138 milioni in più rispetto gli esercizi precedenti e avvia una politica di aumenti delle accise su questi prodotti, che andrà avanti fino al 2025 con un piano così modulato: prezzo, ogni mille sigarette nel 2023, fissato a €28; nel 2024 si passerà a €28,20 e infine nel 2025 si giungerà fino a €28,70 per mille sigarette. Aumenti che non faranno sicuramente felici i fumatori, che però inizialmente hanno rischiato di veder schizzare il prezzo a €37 nel 2025. 

Questo link rimanda al sito dell’ Agenzia delle Dogane per capire meglio la composizione del prezzo del tabacco: https://www.adm.gov.it/portale/monopoli/tabacchi/prezzi/composizione_prezzo

Lotta al fumo, Schillaci punta al 2040

La scelta di aumentare i prezzi per i fumatori però sembra rientrare in una logica più ampia, che abbraccia non solo le necessità economiche del governo, ma anche quelle sanitarie. Il Ministro della Salute Schillaci sembra infatti determinato a diventare protagonista di una sistematica lotta al fumo, dichiarando di volere per il 2040 “una società libera dal tabacco”. Il ministro avrebbe infatti chiarito all’esecutivo, la sua intenzione a restringere ulteriormente gli spazi pubblici dove sarà  permesso fumare. Una lotta che il centrodestra porta avanti dal 2003, quando con la legge Sirchia, si vietò il fumo nei locali pubblici

Aumento del prezzo delle sigarette. Fonte: Ravennatoday.
Sigaretta. Fonte: Ravennatoday

Prezzi e consumi: Il mercato nero del tabacco

Analizzando il quando europeo, ci si ritrova di fronte a una eterogeneità di prezzi e consumi che rende le analisi complesse. Guardando qualche numero si nota che il fenomeno del contrabbando incide nei consumi degli europei per una media dell’8%, contro una situazione decisamente più virtuosa del nostro Paese. In Italia il mercato del contrabbando rappresenta solo il 3% e sicuramente il prezzo, tra i più bassi in Europa, ha sicuramente rappresentato un punto a favore del calo del fenomeno (oltre al fatto che il nostro Paese ha condotto alcune tra le operazioni più severe nel contrasto al fenomeno). 

Il contrabbando non dipende dal prezzo

Il prezzo elevato quindi favorisce il contrabbando? No, sarebbe sbagliato giungere a questa conclusione e lo testimoniano i report europei che raccontano, che chi più soffre del fenomeno è la Lettonia (con 26 sigarette illecite ogni 100 abitanti) con un prezzo medio decisamente basso (€3.40); segue però al secondo posto la Norvegia con un prezzo medio di €13  (il più alto d’Europa) al pacchetto. In generale, quindi, l’aumento dei prezzi può incidere sul fenomeno ma con prezzi decisamente lontani da quelli che interesseranno il mercato italiano.

Aumento del prezzo delle sigarette. Guardia di Finanza. Fonte: Agenziadire
Guardia di Finanza. Fonte: Agenziadire

I prezzi alti allontano i giovani dal fumo

Un dato invece che sembra incoraggiare l’aumento dei prezzi è quello fornito dalle ricerche della fondazione Umberto Veronesi, le cui conclusioni prevederebbero una diminuzione del 30% dei consumi tra i giovani a fronte di aumenti del 50%. Aumentare i prezzi quindi permetterebbe di ridurre sensibilmente il numero di giovani fumatori, che secondo l’istituto superiore di sanità inizierebbero mediamente a fumare a 17,6 anni. 

In conclusione possiamo dire che gli aumenti saranno fondamentali per le casse dello Stato, e con aumenti moderati potrebbero rappresentare anche una valida tesi a sostegno dell’abbandono del fumo.

Ultima Modifica: 18 Febbraio 2023

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