Scritto da 18:14 Politica Estera

EuroMed9 e la questione del gas

EuroMed9

All’Euromed9 di Alicante in Spagna, un gruppo informale che raccoglie 9 paesi mediterranei membri dell’Unione europea – Francia, Italia, Spagna, Portogallo, Grecia, Cipro, Malta, Slovenia e Croazia – si sono affrontati temi cruciali, su tutti il nodo sul prezzo del gas. Dal vertice viene ribadita l’importanza della veloce attuazione di un price cap europeo dinamico per il gas.

La posizione della Spagna

Il nostro dibattito si è concentrato sulla proposta della Commissione per un prezzo massimo del gas, un meccanismo di correzione del mercato. A nostro avviso, questa proposta deve essere modificata. Abbiamo concordato di lavorare insieme in questa direzione con l’obiettivo è che il consiglio straordinario per l’energia della prossima settimana possa concordare un tetto dinamico ed efficiente sul prezzo del gas”, ha detto il premier spagnolo Pedro Sanchez.

Vari paesi fra cui la stessa Spagna hanno già adottato a giugno questa misura su scala nazionale, ma per avere il massimo dell’efficacia servirebbe l’applicazione a livello europeo. Questo perché l’Europa è il più ricco e grande mercato del mondo, ed anche uno dei principali acquirenti di combustibili fossili. Coprendo una buona fetta della domanda di questi beni, gli europei possono avere voce in capitolo nella formazione del prezzo se si uniscono.

I dubbi della Germania

Applicare questa norma a livello nazionale o europeo potrebbe portare i fornitori a vendere ad altri clienti che sono disposti a pagare un prezzo più alto per avere i loro beni. Questa è stata una delle obiezioni della Germania a questa misura. È vero, ma la situazione è più complicata. L’esportazione di questi gas ha bisogno di infrastrutture, tubi, rigassificatori per procedere con il commercio, ed al momento le connessioni con l’Europa, per esempio della Russia, raggiungono quantitativi di metri cubi commerciabili di gran lunga superiori rispetto a quelli verso la Cina o l’India.

Perciò non si può sostituire acquirente o venditore in maniera rapida e semplice se non si è dotati delle infrastrutture idonee a farlo. La Germania, disponendo di ingenti risorse economiche, può comunque affrontare l’innalzamento dei prezzi ed acquistare il gas. Le ampie maglie di spesa tedesche sono dimostrate anche dalla manovra da 200 miliardi per mitigare i prezzi del gas per famiglie ed imprese. Ciò, è legalmente consentito dai trattati dell’UE ma di fatto costituisce una deformazione del mercato concorrenziale europeo.

Le imprese tedesche pagheranno l’energia molto meno di altre aziende europee. Avendo così dei costi di produzione inferiori grazie alla spesa pubblica saranno più competitivi, e potranno applicare un prezzo inferiore ai beni prodotti. Il terrore tedesco su questo argomento è il rischio di provocare una chiusura totale dei rubinetti da parte Russi che già hanno diminuito considerevolmente l’offerta di gas generandone un aumento del prezzo.

La questione del TFT e del PSV

Purtroppo per il momento l’Europa è in deficit strutturale senza l’approvvigionamento da fonti russe. Neanche le riserve accumulate riusciranno a sopperire ad un’eventuale chiusura da parte russa, dato che queste coprirebbero soltanto il 30% del fabbisogno invernale italiano. In questo periodo, con l’arrivo di temperature più basse, la curva del consumo di gas si sta impennando, generando un aumento del prezzo.

Nel caso di uno scenario in cui risparmieremmo il 15% di gas non ci sarebbero problemi. Ma se l’inverno sarà molto rigido e protratto nel tempo, c’è la possibilità di una stangata verso marzo. Una misura che viene richiesta da alcuni stati europei è la riforma del metodo di formazione del prezzo del gas, slegando il prezzo del gas dal Title Transfer Facility, o Ttf. Un vero e proprio mercato finanziario virtuale che ha sede nei Paesi Bassi dove si vende e acquista gas ma anche “futures“, cioè contratti per scambiare una certa quantità di gas in una data futura, a un certo prezzo.

I futures sono a volte vere e proprie scommesse che generano inflazione, instabilità dei prezzi e speculazione.

Un altro problema nella formazione del prezzo è l’equiparazione di prezzo fra l’energia prodotta con gas e quella con fonti rinnovabili, che di questo periodo costa molto meno. A partire da ottobre 2022, il prezzo nel mercato tutelato segue il PSV ovvero il Punto Virtuale di Scambio, principale hub italiano dove avvengono gli scambi della borsa del gas. Prima, differentemente, si prendeva in considerazione il mercato al Ttf per formulare la tariffa.

Fanno parte del Mercato Tutelato tutti i clienti che non hanno mai cambiato compagnia energetica e più in generale che non dispongono di un’offerta luce e gas del Mercato Libero. Con il Servizio di Maggior Tutela le condizioni economiche delle offerte luce e gas sono stabilite e regolate dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) ogni trimestre.

La dichiarazione finale

I 9 di EuMed ad Alicante hanno sottolineato nella dichiarazione finale: “Chiediamo la rapida attuazione di un limite di prezzo del gas basato sul mercato in modo temporaneo ed efficace, che garantisca la prevenzione dei prezzi eccessivi dell’energia e anche la competitività industriale e la sicurezza dell’approvvigionamento“.

Nel documento c’è anche la volontà di sostenere misure per “ridurre la domanda di energia, tenendo conto delle specificità nazionali, delle esigenze dell’industria e dei consumatori in situazioni di povertà energetica, che faciliteranno una riduzione dei prezzi dell’energia“.

Il nostro ministro degli esteri, Antonio Tajani ha dichiarato “Sul tema energetico vi sarà nei prossimi giorni (martedì, ndr) una riunione dei ministri dell’energia che preparerà il Consiglio europeo del 15 dicembre in cui vogliamo avere una voce forte e coesa in particolare sul tema del meccanismo del tetto al prezzo del gas.[…] Questo tema va affrontato assieme alla solidarietà europea in termini energetici e al meccanismo di acquisti congiunti di gas“. Insomma, bisognerà ancora aspettare per vedere come e se si risolverà questo stallo europeo sulla questione del gas, auspicando che ci sia un passo in avanti verso la coesione delle politiche dei vari paesi, invece di passi indietro verso politiche nazionali meno efficienti.

Ultima Modifica: 25 Gennaio 2023

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